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Una grande storia per un grande hotel

Cosa si nasconde dietro il Grand Hotel Palazzo di Livorno?
24 marzo 20192 min di lettura
Il Grand Hotel Palazzo

Forse pochi sanno che il 13 luglio 2017 Livorno ha festeggiato il millesimo anno dalla data del primo documento, una pergamena notarile, in cui comparve il suo nome. Dovette però aspettare la seconda metà del Seicento per essere ufficialmente fondata dai Medici. Del suo fortissimo legame col mare fece sin dall’inizio la sua unica vocazione, fino a quando, nell’Ottocento, tra la borghesia italiana e straniera cominciò a prender piede la vacanza al mare, e Livorno ne fu una delle prime protagoniste. 

Livorno e la sorpresa del turismo

Il Grand Hotel Palazzo

Così, nel 1846 aprì il maestoso albergo Casini d’Ardenza, tanto rilevante per la città da risultare fondamentale nella pianificazione del quartiere Ardenza, e Palazzo Caprilli, anch’esso atto ad accogliere i numerosi viaggiatori d’Europa. Il flusso turistico continuava a crescere con l’inizio della Belle Époque e a Livorno si inaugurava l’Accademia Navale per questo parenti e amici dei militari necessitavano di alloggio temporaneo. 

Terrazza Mascagni, Livorno

Fu così che Bernardo Fabbricotti, membro di un’influentissima famiglia di Carrara, fece costruire un edificio in stile Barocco toscano, di cinque piani più un seminterrato, sovrastato da due torri e circondato da un parco con deposito carrozze e scuderie. Era il   Grand Hotel Palazzo, anche noto, vista la predominanza tra gli stranieri dei turisti anglosassoni, come Palace Hotel. Degno di ospitare la più alta nobiltà per i suoi ornamenti di grande valore e sfarzo, dopo l’inaugurazione del 1884, fu prima diretto dal cavaliere J. Spatz, e poi chiuso, nel 1898.

Distruzione e rinascita

Il Grand Hotel Palazzo

Gli anni della Seconda Guerra Mondiale videro la distruzione di un terzo degli edifici della città e l’annientamento del porto e delle attività ad esso connesse, dove si producevano anche le navi per la Regia Marina. Poiché nel Grand Hotel Palazzo era solito soggiornare, tra gli altri, Galeazzo Ciano, esponente di punta del panorama politico italiano dell’epoca, a pochi giorni dall’entrata in guerra dell’Italia, il 22 giugno 1940, un attacco aereo francese ne distrusse l’ala meridionale.

Il Grand Hotel Palazzo

Fortunatamente, chi vi alloggia oggi dei suoi anni bui non ha più sentore e grazie al completo restauro del 2004, può godere della straordinaria eleganza con cui fu concepito più di 130 anni fa.